Monte San Martino dalla sua suggestiva posizione, sopra un panoramico colle a strapiombo caratterizzato da affascinanti pareti rocciose che avvolgono Il paese, domina la valle del Tenna.
Proprio sulla sommità del colle, dove ai piedi scorrono il fiume Tenna e il Tennacola, sorge il borgo offrendo al visitatore un paesaggio meraviglioso. A fare da sfondo i Monti Sibillini e la dolcezza delle colline; un paesaggio splendido che il visitatore ritrova da Iì a poco negli sfondi che i pittori dipinsero anch’essi affascinati da tale spettacolo.
Anticamente era una colonia estiva dove i patrizi della città romana di Falerio Piceno trascorrevano i mesi caldi. Il nome era “Arx Rubetana Romanorum” (Rocca romana che sorge fra i rovi). Furono in seguito i Franchi, popolazione germanica convertita al cristianesimo, che nel VIII sec. discesero in Italia portando il culto di San Martino. Essi cambiarono il nome del paese in “Monte di San Martino”. Nel basso Medioevo Monte San Martino si schierò dalla parte guelfa. L’unica famiglia nobile, gli Urbani, non erano autoctoni ma provenivano da Spello. Avevano avuto grandi cariche presso il Gran Ducato di Toscana. Furono loro a dare lustro al paese, facendosi mecenati di architetti e pittori. Tra il 1300 e il 1400 furono costruiti Palazzetto Urbani e Palazzo Urbani, le due residenze della famiglia ancora oggi esistenti. Mentre la cappella gentilizia degli Urbani riportò gravi lesioni durante un terremoto intorno al 1700. Fortunatamente l’opera più importante, il Polittico di Carlo e Vittore Crivelli, pittori veneziani, fu salvato.
Monte San Martino, nonostante le sue modeste dimensioni, permette un percorso attraverso i secoli dell’arte italiana poiché numerose famiglie benestanti scelsero di seguire l’esempio degli Urbani, cioè investire nell’arte e negli artisti.
Info:
info@comune.montesanmartino.mc.it – Sito web – 0733 660107/ 0733 699135
I FRATELLI CRIVELLI ED IL RINASCIMENTO
VISITA GUIDATA DA 3 ORE
CONTATTARE GIUSEPPE MILLOZZI 333 2163287
- Passeggiata nel borgo medioevale;
- Visita alla Pinacoteca di Palazzo Ricci (collezione di tele del ‘600);
- Visita ai polittici di Carlo e Vittore Crivelli e al trittico di Girolamo di Giovanni da Camerino (opere del XV secolo);
- Visita alla Cantina dei Papi dove si produceva il vino cotto che potremo assaggiare;
- Visita al laboratorio di Paolo Nannini ceramista locale.